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Breil Abarth orologio e auto: un giro nei miei luoghi da visitare di Milano a bordo di 160 cavalli

by - lunedì, novembre 25, 2013

Milano è una città da scoprire, una città che si ama se viene vissuta. 
Non credete a chi vi dice che è fredda, grigia, cupa: non ha mai conosciuto la vera città che si nasconde dietro la nebbia.
Milano è la mia città e quando mi è stato chiesto quali fossero i posti da visitare, i miei luoghi del cuore, ho subito pensato ad alcuni angoli che avessero un significato speciale per me, così da potervi raccontare la mia Milano attraverso i miei occhi e le mie emozioni.

Ad accompagnarmi in questa avventura in giro per la città un duo d'eccezione: l'orologio Breil Abarth ed una 500 Abarth turismo da 160 cavalli.
Dall'unione tra Breil e Abarth nasce una collezione di cronografi che porta il nome di entrambi i brand e che si contraddistingue per grinta e carattere, grazie alle linee sportive e alla presenza dell'immancabile scorpione, simbolo a me molto caro, nonché mio segno zodiacale.

Nonostante sia una linea pensata per l'uomo, personalmente adoro indossare orologi dal quadrante grande e dalle linee maschili: non credete anche voi che sia incredibilmente affascinante questo contrasto?

Il mio tour è partito dallo showroom Breil e, scandito dal cronografo, ha attraversato tre tappe per me importanti nel cuore di Milano ed ovviamente nel mio.




































































La prima tappa del tour della mia Milano con Breil e Abarth è stata la Biblioteca Sormani in corso di Porta Vittoria 6, la principale biblioteca milanese, luogo di interminabili pomeriggi di studio e splendido palazzo storico. Ha anche il Wi-Fi ora, ma grazie al cielo non c'era ai miei tempi, altrimenti le giornate di studio sarebbero state davvero rallentate!

Una piccola chicca: la Sormani ha anche un giardino meraviglioso, visibile da via Francesco Sforza, dove trascorrerei intere giornate a leggere.









































Seconda tappa: il Giardino della Guastalla, meglio noto ai milanesi al plurale.
Ecco un altro importante luogo della mia adolescenza.
Questi giardini sono bellissimi e sono un piccolo esempio dei tanti polmoni verdi che sbocciano nella considerata grigia Milano: maestosi e suggestivi, presentano un laghetto incantevole a cui si accede scendendo dei gradini.
Su queste balaustre di pietra e sotto gli alberi di questi giardini ho trascorso giornate in compagnia di amici e primi amori.







Terza ed ultima tappa: ho scelto piazza Sant'Angelo per due ragioni.
La prima è che si trova in zona Moscova, quartiere a me caro perché un bar vicino era la sede in cui si riuniva quotidianamente la compagnia dei miei amici, mentre la seconda è che questa piazza ha un'atmosfera magica, onirica, il tempo sembra fermarsi e si ha davvero la sensazione di ritrovarsi in un'altro luogo, nonostante proprio lì accanto sfreccino auto e bus.








Milano è ricchissima di luoghi da scoprire, non fermatevi mai davanti a chi vi dice che è una città cupa e caotica: ha sfumature infinite e basta girare l'angolo per innamorarvi di piazza, monumenti, vie e locali.
 Il mio consiglio? Salite su un tram a caso, girate, scendete alla fermata che più vi ispira e passeggiate: Milano, quella vera, è lì.

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1 comments

  1. Devo confessare che il mio primo impatto con Milano non è stato roseo: ho visto solo quel grigiore che tutti vedono! ma questo post mi ha dato speranza per scoprire la sua bellezza nascosta. Magari un giorno mi farai da guida!
    Per quanto riguarda gli orologi: modelli da uomo tutta la vita! Tra l'altro ho proprio un affezionatissimo e meraviglioso Breil!

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